Il primo brevetto pubblicato per conto della Sperry Gyroscope Company che fa riferimento ad uno strumento come l'orizzonte artificiale di tipo giroscopico fu pubblicato il 23 novembre 1931 sotto il nome:
''Improvements relating to navigational instruments for aircraft''
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Come si legge nella descrizione del brevetto stesso: ''Un singolo elemento indicatore è collegato operativamente mediante mezzi come ingranaggi o un collegamento a un giroscopio montato universalmente e indica l'assetto di un aereo attorno agli assi sia trasversale che longitudinale mediante la sua posizione rispetto a un elemento fissato all'aereo.'', perciò si fa chiaramente riferimento ad un orizzonte artificiale di tipo giroscopico.
Nel brevetto pubblicato il 15 giugno 1933 sempre dalla Sperry Gyroscope Company troviamo un'importante implementazione all'interno dello strumento, in particolare per quanto concerne l'apparato giroscopico.
Il brevetto: ''Improvements relating to gyroscopic apparatus''
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L'inclinazione dell'asse di un giroscopio è dovuta a un errore di precessione apparente, secondo cui la forza d'inerzia, dovuta alla rotazione terrestre e alla traiettoria del velivolo, tende a far discostare la verticale del giroscopio dalla verticale reale della forza di gravità.
Tale meccanismo erettivo consta di un momento erettivo, come già detto, generato da getti d'aria opposti.Del 28 aprile 1936 è invece il brevetto, pubblicato anch'esso da parte della Sperry Gyroscope Company, che fa riferimento agli inventori Preston Bassett e Elmer Ambrose Sperry Jr, figlio del noto inventore Elmer Ambrose Sperry Sr..
In tale brevetto vengono apportate alcune importanti modifiche ai precedenti modelli di orizzonti artificiali.
Il brevetto in questione è il seguente: Attitude indicator for aircraft,
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Come si legge nella descrizione del brevetto, i dispositivi proposti precedentemente avevano il difetto che le indicazioni dovevano essere in qualche modo interpretate dal pilota.
Obiettivo di tale invenzione era perciò quello di fare in modo che le indicazioni dello strumento non dovessero essere convertite nella mente nel pilota in termini della sua normale reazione in una situazione di volo con con piena visibilità.
Nei modelli precedenti era infatti la linea dell'orizzonte l'elemento mobile dello strumento e simulava i reali movimenti del vero orizzonte sia per quanto riguardava il rollio che per il beccheggio; nel modello presentato in questo brevetto era invece l'indicatore dell'aereo l'elemento mobile dello strumento, che simulava quindi i movimenti della porzione anteriore dell'aereo come osservati dal sedile del pilota, rendendo le indicazioni molto più intuitive.
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